#antisemitismo definito politicamente: disegni di legge che non sorprendono, una volta che si sia accettato il principio del controllo politico su opinioni che dovrebbero essere lasciate alla libera discussione.
Anni fa Barbara Spinelli sollevò il dubbio che si fosse commesso un errore nell’avere monumentalizzato il ricordo della Shoah – detta anche il «male assoluto» – esponendone cosí i simboli agli insulti e ai vandalismi. Ed è pur vero che quel sollevare la Shoah al di sopra della storia umana era un modo per evitare di guardarla in faccia. Quell’intervento della Spinelli ebbe luogo nel contesto di una accesa discussione intorno alla proposta di fare del negazionismo un reato previsto e punito dal codice penale. La proposta suscitò la reazione negativa degli storici italiani che si appellarono alla Costituzione per difendere il diritto alla libertà d’opinione. Anche perché era prevedibile che i negazionisti si sarebbero presentati come le uniche vittime della limitazione di un diritto fondamentale. Gli studiosi richiamarono invece l’attenzione sul dovere di sottrarre la Shoah al pericolo della monumentalizzazione e di lasciare la materia aperta alla ricerca storica. (Adriano Prosperi, Un tempo senza storia, 2021, I.)