
Nel testo biblico ebraico, l'animale che inghiotte Giona non era una balena, ma un "dag gadol" (grande pesce). Poi, con la traduzione dei Settanta al greco, si cominciò a parlare di "kētos" (κήτει μεγάλῳ), che è molto vago come termine: può indicare sì "balena", ma anche "mostro marino" generico. Ecco perché i primi marmorari cristiani - o pagani che lavoravano per committenti cristiani - usavano la "pistrice" pagana, ossia una specie di drago marino associato a Nettuno, per rappresentarlo.