Dopo essere diventata strumento del genocidio in Birmania ignorando le voci della minoranza Rohingya che su #Facebook era diventata bersaglio di un discorso d’odio che indicava bersagli da perseguitare IRL, ora #Meta ascolta molto bene le voci del suprematismo sionista, e affida il controllo sui contenuti ad una lobbista che si atteggia a baluardo contro l’antisemitismo dopo aver dichiarato di rappresentare gli interessi di Israele collaborando con lo Shin Bet.
https://theintercept.com/2024/10/21/instagram-israel-palestine-censorship-sjp/