Al Meeting di Rimini, Meloni cita il motto dell’ UE: “unità nella diversità”.
Peccato che venti secondi prima era uscita con la solita solfa sull’identità, le radici cristiane, la cultura da difendere e il fantomatico progetto di “sostituzione etnica”.
Non dico niente, solo che certa gente, se non fa pace col cervello, non dovrebbe nemmeno avvicinarsi alla politica.
E dopo questo trionfo del qualunquismo populista, vado a vomitare.